Conosco quello sguardo.
Quello sguardo fisso davanti a sè a non veder nessuno e per non essere visti.
Quei gesti forzati, a finger disinvoltura mentre un'aura intorno urla imbarazzo.
Quell'occuparsi di piccole cose a darsi uno scopo che non c'è.
Quello sguardo come di chi deve bastare a sè stesso perchè è così che ha insegnato la vita.
Che a saper leggere, si vede lasciato scritto nell'aria intorno -parlami, toccami, sentimi-
Ma il mondo è degli analfabeti.
Conosco quello sguardo, perchè l'ho avuto anche io.
lunedì, giugno 26, 2006
giovedì, giugno 01, 2006
Dreamland
Sono in viaggio nei paesi dell'est europeo. In Russia, o quel che ne resta, ci si sposta attraverso cunicoli sotteranei, e quando si riemerge è meglio non farsi scorgere degli elicotteri che pattugliano il cielo. Mi stendo a terra nell'erba e un indigeno gentile mi porge un tavolinetto per mimetizzarmi meglio.
Spostatami in Ungheria, dove la situazione è più confortevole, decido di comprare cartoline. Il prezzo totale è una moneta e trenta centesimi. I trenta centesimi, essendo frazione, sono UN PEZZO di moneta. E la gentile signora alla cassa mi dà come resto una moneta con l'effige di Raffaella Carrà.
Carrramba che sorpresa!!
E' pomeriggio e sto ancora ridendo...
Spostatami in Ungheria, dove la situazione è più confortevole, decido di comprare cartoline. Il prezzo totale è una moneta e trenta centesimi. I trenta centesimi, essendo frazione, sono UN PEZZO di moneta. E la gentile signora alla cassa mi dà come resto una moneta con l'effige di Raffaella Carrà.
Carrramba che sorpresa!!
E' pomeriggio e sto ancora ridendo...
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