mercoledì, febbraio 14, 2007

Canto del vuoto

Vuoto, assordante.
Preponderante. Agghiacciante.
Una folata di vento, un'occupazione quotidiana, una briciola di senso imploro.
Un dolore almeno.
Sempre una sigaretta accesa tra le dita, per sapere dove sono le mani.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non leggere Cioran, piccina, ti fa male.
Bacio.
Nicola

Kina ha detto...

Sto leggendo poco, Soseki e Celine.
Ma Celine lo lascerò, lo trovo orrendo.

Anonimo ha detto...

Leggi "La donna che aspettava" di Andrei Makine (Einaudi), un piccolo sfolgorante gioiello.
N.