lunedì, ottobre 09, 2006

Chi vuol capir capisca

"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abbiamo tutti i giorni, che formiano stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce fatale a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione ed apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

I. Calvino, Le città invisibili

9 commenti:

Anonimo ha detto...

e chi non capisca si rattrista...
Il primo è facile il secondo difficile. Sempre d'inferni si tratta.

Kina ha detto...

no, si tratta di due modi PER AFFRONTARE l'inferno...

Anonimo ha detto...

solo se ..se ce n'è uno, è quello che è già qui...

Io all'inferno non ci starei, ma nemmeno vivrei sugli alberi. In altre parole non è obbligatorio sempre andare contro corrente.

Mi sento più vicino a Zeno ed alla sua coscienza, che in fondo segue la filosofia del non ammalarsi troppo d’inferni…

Kina ha detto...

basta guardarsi intorno per vedere in quali e quanti inferni viviamo... e non servirebbe nemmeno vivere sugli alberi.

Anonimo ha detto...

Mi sembra che il Baron Calvino si riferisca ad inferni ...che formiano stando insieme... non a quelli che ci circondano... Che la soluzione secondo lui sia quella dell'eremita ?

Kina ha detto...

ciò che ci circonda E' quello che abbiam creato stando insieme da millenni, tranne forse i luoghi di natura selvaggia (ne esiste ancora?)
le soluzioni da lui descritte, e anch'io penso siano le sole possibili, sono l'adeguamento che porta alla cecità oppure il mantenere lo sguardo aperto alla bellezza, e "farla durare e dargli spazio"
La bellezza salverà il mondo

Anonimo ha detto...

penso sia il punto più "alto" in assoluto di calvino, questa frase.
e l'essenzialità della voglia&capacità di scegliere.
scegliere, andando verso qualcosa/qualcuno. e scegliere, rinunciando al resto.
sembra banale. come lo sono sempre le verità quando qualcuno riesce a vederle, e trova il modo di esprimerle. sono sempre banali le verità, con il senno di poi....

Kina ha detto...

banali forse le verità, e difficile la pratica quotidiana della ricerca del bello. A volte ti danno pure dell'idiota, quando cerchi di far apprezzare.

Anonimo ha detto...

A volte penso che se in Italia tornassimo ad essere 30 milioni scarsi, come alla fine della 2a guerra mondiale, si starebbe MOLTO meglio.