venerdì, febbraio 24, 2006

zzzzzzzzzz....

...la pioggia, la noia... casa, pappa, coccole, nanna.

giovedì, febbraio 23, 2006

Miss P.

Citando qualcuno, "semplice come una salsiccia: pelle fuori, maiala dentro."
Here I am, folks!

Purple rain


Il violetto è un insieme di rosso e di blu, e benché sia un colore a sé stante, mantiene alcune proprietà degli altri due, in quanto composto da essi, anche se ne perde la nettezza di significato. Il violetto tenta di unificare la conquista impulsiva del rosso e la dolce sottomissione del blu, e rappresenta dunque l'identificazione. Questa identificazione è una sorta di unione mistica, una profonda intimità di sentimenti che punta ad una fusione totale tra il soggetto e l’oggetto, che fa sì che tutto quel che il soggetto pensa e desidera possa divenire una realtà. In un certo senso è l'incantesimo, il sogno realizzato, uno stato magico nel quale i desideri sono soddisfatti. La persona che preferisce il violetto vuole avere dei rapporti magici. Vuole affascinare se stessa e gli altri in quanto, benché l'identificazione sia magica, la distinzione tra soggetto ed oggetto esiste ancora. Il violetto può essere l'identificazione in quanto fusione intima, erotica e può condurre ad una comprensione intuitiva e sensibile. Ma il suo carattere irreale e fantasioso può anche portare all'incapacità di distinguere, e di qui all'esitazione, all'incertezza, fino all'irresponsabilità. Un adulto preferisce normalmente uno dei quattro colori primari (rosso, verde, blu, giallo) al violetto. La scelta del violetto indica una tensione prolungata, le conseguenze di un trauma o di situazioni difficili vissute in tutta la prima infanzia. Si tratta di soggetti che necessitano di una comprensione particolare, di un trattamento pieno di riguardo e di molto affetto. E che hanno l'esigenza di un partner nel quale identificarsi. Ma può anche trattarsi di soggetti che vogliono essere stimati per il proprio fascino, per le proprie maniere, che vogliono farsi notare. Sensibili e con buon gusto, non vogliono che le proprie relazioni li trascinino in responsabilità troppo grandi da affrontare.

mercoledì, febbraio 22, 2006

Dreamland

Una strada secondaria lunga e drittissima. Tranquilla, ombreggiata e silenziosa. Ai lati prati, campi, fossi e alberi. Cammino guardandomi attorno curiosa e vedo animali. Aironi bianchi, egrette bianche, spatole bianche, conigli bianchi, uno dei quali ha orecchie lunghissime ed erette.
In senso contrario al mio arriva un gruppo di persone: un carro con una donna, due forse tre uomini e cavalli. Hanno un'apparenza medievale, per abiti, capigliature, volti. E il tutto nelle sfumature del marrone. Mi rendo conto che il mio abbigliamento moderno e il loro sono in forte contraddizione. La donna e l'uomo accanto mi sorridono e mi rivolgono un saluto, in una lingua che non capisco, ma so che sono ungheresi. Chiude il gruppo un cavaliere che conduce a mano la propria cavalcatura, un cavallo dalle dimensioni enormi e dalle orecchie lunghissime (ancora??).

Alice in Wonderland...

martedì, febbraio 21, 2006

La sicurezza degli oggetti

In una coincidenza che non ho ancora capito se ansiogena, poche ore dopo averti raccontato di un'esperienza traumatica che aveva come oggetto un'ombrello della mia infanzia, tu perdi il mio ombrello preferito... Sempre detestato gli ombrelli, io.

venerdì, febbraio 17, 2006

Les Bloggeurs

Boredom
Some say they will and some say they won't
Some say they do and some say they don't
Some say they shall and some say they shan't
and some say they can and some say they can't

All in all it's all the same
but call me if there's any change

Some say there's nothing and some say there's lots
Some say they've started while some say they've stopped
Some say they're going and some say they've been
Yes, some say they're looking and some say they've seen

All in all it's all the same
but call me if there's any change
(Procol Harum)

non so voi, ma io vò a VIVERE il fine settimana: aria, cibo, sesso, terra, vino, danza, primavera...
Call me if there's any change.

Ogni lasciata è persa

...e cominciare a pensare che valeva la pena aspettare. Che forse anzi quella non fosse un'attesa, ma una preparazione. Cominciare a pensare che tutti gli anni passati a seminare amore a piene mani per il mondo diano i loro frutti, e che, nonostante i momenti di sconforto, tu fossi nel giusto. Cominciare a pensare che i milioni di scelte che hai fatto, molte per caso, tante per inerzia, fossero dettate da un disegno che si compone man mano a tua insaputa. Niente rimpianti, mai. Pianta ben saldi i piedi per terra, apri le braccia e vola.

martedì, febbraio 14, 2006

Be my Valentine


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BUON SAN VALENTINO!

lunedì, febbraio 13, 2006

non ho nulla da dire, la felicità ottunde...

venerdì, febbraio 10, 2006

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che
fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere
vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda


Queste parole girano da talmente tanto tempo nella rete da essere diventate luogo comune...
Ciò non toglie che io le senta profondamente vere.

giovedì, febbraio 09, 2006

I'll Be Your Mirror

I'll be your mirror
Reflect what you are, in case you don't know
I'll be the wind, the rain and the sunset
The light on your door to show that you're home
When you think the night has seen your mind
That inside you're twisted and unkind
Let me stand to show that you are blind
Please put down your hands
'Cause I see you
I find it hard to believe you don't know
The beauty that you are
But if you don't let me be your eyes
A hand in your darkness, so you won't be afraid
When you think the night has seen your mind
That inside you're twisted and unkind
Let me stand to show that you are blind
Please put down your hands
'Cause I see you
I'll be your mirror

(The Velvet Underground)

mercoledì, febbraio 08, 2006

L'ètranger

...sposti i miei ponticelli per creare nuove tonalità, fai vibrare le mie corde.

A tambur battente

Nel teatro odoroso di legno curato e scintillante di stucchi dorati, il palco è una scatolina da gioielli tutta per noi, morbida di velluti color porpora.
Il concerto comincia dietro la nostra porta con una processione di tamburi, flauti e piccoli piatti d'ottone.
E sono vibrazioni, ritmi circolari, silenzi infinitesimi e colpi vibrati di pura volontà, kimono rigidi e posture perfette, maschere di concentrazione totale ed espressioni buffe per scherzetti bambineschi.
E sono corpi perfetti scolpiti dalla musica. Sudore che vela muscoli su cui si posa il mio piacere estetico.
Sui cui si posa il mio piacere.
L'emozione è la vibrazione che fa muovere il diaframma, l'emozione sono le tue mani che non mi lasciano mai, l'emozione è il suono del koto, l'emozione è condividere.

martedì, febbraio 07, 2006

Sono un motore diesel

Il sedimentare dei miei desideri si fa feltro spesso, e mi si dice "facile agli entusiasmi ma indecisa" così di frequente che quasi ci credo anche io.
Poi, volgendomi di scatto, la decisione è presa, irrevocabile e precisa al punto da stupire anche me.

114. (Ho comprato) Sto comprando una casa

venerdì, febbraio 03, 2006

L'ètranger

La terra lentamente cambia la propria inclinazione e si volge alla primavera...

giovedì, febbraio 02, 2006

Strategie di comunicazione

La stupidità d'un copywriter, il colpo di genio di un uomo comune.

mercoledì, febbraio 01, 2006


Alla luce del presente, rileggere il passato, rimescolarne le carte, ridisegnarne i significati. Se nemmeno ciò che è stato è inamovibile, allora sono davvero in viaggio.
Il reale non è sequenziale ma contemporanei fenomeni, il fantasma del futuro non esiste più.